Il profumo della primavera

Il profumo della primavera

di Ivan Denisovic

Il profumo della primavera. I colori della primavera.

Il sole che scalda senza procurare fastidio.

Il profumo della primavera, mescolato ai piatti delle famiglie italiane, pronte a festeggiare, in modalità inedita, una Pasqua solitaria.

La musica che culla il pensiero… E lo fa volare, aiutato dal vento.

Ah, quanto mi manca mio padre. Ah, quanto mi manca mia madre. Occhi stanchi, pelle ruvida.

Una carezza. Ah, quanto mi mancano le carezze.

Il sole che riempie i polmoni.

Il profumo della primavera.

Ma anche delle costine alla griglia.

Le api che si poggiano ai fiori di campo nati spontaneamente sul ciglio della strada deserta. Succhiano come da mammelle generose, ma eleganti.

Il profumo della primavera.

Il ricordo del profumo dell’estate quando ero bambino. Faceva molto caldo.

Ti ricordi quando andavamo al lago? Te lo ricordi quando si andava in spiaggia?

Silenzio.

Ma, tu, te lo ricordi lo sguardo di tua madre quando ti voleva bene?

E quando piangevi, di un pianto rotto, pieno, che sgorgava dallo stomaco, dalle viscere, dal profondo? E stavi, finalmente, bene.

La musica del piano. Che ti racconta una storia. Ti parla, ti accompagna. Non sei sola, non sei solo. Non sei mai solo. Io, te e la musica. Io e il profumo. Tu e i colori.

Ma quanto è bella la primavera?

E le lacrime quando ti bagnano gli occhi, quanto sono belle? Prima una, poi due. Poi, insieme, e non puoi più distinguerle.

Una leggera melodia che si confonde con i suoni della natura.

Ma quanto è piena la primavera? Sorella premurosa.

Quando finirà tutto sarà come segnare un goal bellissimo. Ma te lo ricordi quanta energia avevi? Ti ricordi quanta gioia ti dava segnare una rete? Evento prezioso, raro, inestimabile. Sublime. La cosa più alta, più forte. Più forte dell’orgasmo. Certamente più forte dell’orgasmo.

Eh quando hai fatto l’amore, avete fatto l’amore, e lo avete fatto così bene che poi siete scoppiati a ridere? E anche a piangere, tutto insieme. Un miscuglio. Un miscuglio, come la vita. Un impasto.

Oh, quanta fortuna in una vita sola. Non sarà troppa? Si può morire per troppa vita?

Le note si insinuano nei miei pensieri. Forniscono ritmo al mio scrivere. Ora sono dolci, ora frizzanti. Allegre. Veloci, e più lente. Immagino ballerini volteggiare.

Quante cose ci sarebbero da conoscere al mondo. Ci sono cose bellissime. Non basta una vita.

Il profumo della primavera.

Altre note.

Applauso finale.