No alla guerra.

No alla guerra.

Quando abbiamo elaborato il nostro manifesto, tra i primi valori che abbiamo ritenuto qualificare come caratterizzanti del nostro gruppo c’era quello del contrasto alla politica dell’odio. Abbiamo ragionato molto come gruppo sul linguaggio e sui comportamenti che troppo spesso la politica adotta. Sulle contrapposizioni sterili che non facilitano il dialogo e che non costruiscono la democrazia. Sulle tifoserie e le bandierine che armano i cittadini l’uno contro l’altro in una lotta in cui alla fine perdiamo tutti.

Tra le righe del nostro manifesto si legge:

“L’Associazione politica Seveso Futura rifiuta il fanatismo e l’odio, è contro il razzismo e la violenza, promuove politiche per il contrasto delle disuguaglianze.”

E ancora:

“La diffusione delle notizie false, i toni insultanti, gli attacchi personali e le modalità di comunicazione sensazionalistiche e scandalistiche slegate dai fatti reali, contribuiscono a un generale sentimento di sfiducia che allontana i cittadini dalla politica.”

L’incapacità di dialogo e di costruzione di un sistema inclusivo sta alla base di ogni guerra, di qualunque genere essa sia.

Per questa ragione non possiamo che sentirci colpiti e sconfitti nell’apprendere le notizie che arrivano dall’Ucraina. La nostra azione poggia le sue basi sui valori espressi dalla nostra carta Costituzionale. L’Italia ripudia la guerra. Seveso Futura ripudia la guerra. La risoluzione delle controversie può passare solo da un dialogo. Attento. Inclusivo. Democratico. Un dialogo che mette al centro le persone e non gli interessi. Un dialogo che promuove la pace e la coesistenza.

Nei fatti che si stanno concretizzando alle porte della nostra Europa il dialogo è azzerato. Le responsabilità sono di tutti. Di chi perpetra la guerra. Di chi la fomenta. Di chi la ignora. Di chi antepone l’interesse ai bisogni delle persone. I costi umani e sociali sono e saranno altissimi. La sconfitta è di tutti.

No alla guerra.